Prima manovra del Governo Monti : un vero disastro !!! Leggi e impara cosa devi fare

Il Governo di Mario Monti ha presentato la manovra correttiva con la quale intende raggiungere gli obiettivi di pareggio di bilancio nel 2013 e di favorire lo sviluppo del paese. Quello che è più incredibile della manovra proposta dal Governo di Mario Monti è che sia i leader della Comunità Europea che una buona parte dei partiti politici non si sono accorti che gli effetti di questa manovra saranno disastrosi per l’economia italiana.

Ma cos’è che rende la manovra del Governo Monti un disastro? Prima di tutto il fatto che sembra fatta da qualcuno che vive nel mondo dei sogni e che dell’economia reale non ne ha la benchè minima percezione, perchè altrimenti saprebbe bene che:

  • costruire una manovra basata per il 90% su tassazioni a soggetti che già oggi pagano le tasse e sono soggetti al prelievo forzoso ( es. IMU, prelievo sulle pensioni d’oro, prelievo sui conti correnti, imposta su attività finanziarie all’estero, aumento dei contributi pensionistici degli autonomi, blocco dell’incremento delle pensioni, ecc.) vuole dire costruire una manovra che NON HA NULLA DI EQUO, perchè agisce ancora una volta su coloro che hanno sempre pagato le inefficienze del Governo. La manovra doveva essere incentrata fondamentalmente sui soggetti che ancora oggi evadono il fisco per un importo annuo di 150 Miliardi di Euro (fonte Il Corriere della Sera del 12-12-2011) e che eludono in questo modo qualunque manovra fiscale.
  • aumentare l’ IVA in un Paese che non ha alcun sistema di controllo degli aumenti indiscriminati dei prezzi porta ad un aumento dell’inflazione reale uguale a 2-3 volte l’IVA incrementata. Se Monti fosse un vero economista saprebbe bene che l’effetto dell’incremento dell’1% dell’IVA nel mese di settembre del precedente Governo è stato disastroso per l’economia, con un incremento dell’inflazione reale (non di quella dichiarata dall’ISTAT che lascia il tempo che trova) del 2-3%.Se si fosse informato saprebbe bene che una miriade di servizi, bar, ristoranti, negozi, aziende, hanno aumentato i prezzi dal 5 al 10% con una conseguenza disastrosa sull’economia delle famiglie.
  • il primo problema dell’economia italiana è che qualunque manovra che comprenda aumenti dei prezzi ( es. aumento delle accise sui carburanti) senza avere un sistema di controllo governato centralmente sugli aumenti indiscriminati dei prezzi, porta ad un incremento reale dei prezzi che normalmente è il doppio di quello previsto.  Stabilire un nuovo sistema di controlli era la prima azione da intraprendere, altrimenti qualunque azione viene vanificata da un paese dove regna la libertà assoluta di agire senza il rispetto delle norme.
  • i provvedimenti sulle pensioni sono solo un modo per reperire soldi su una massa di povera gente che non ha alcuna possibilità di difendersi. Sono veramente il segno dell’incapacità del Governo di risollevare il paese. Se Monti fosse intelligente saprebbe bene che sulle pensioni sicuramente occorre svolgere interventi correttivi per allinearle a quelle europee, ma saprebbe soprattutto che i primi interventi che dovrebbe emanare sono per il controllo delle pensioni di invalidità dove si ha il fondato sospetto che ci sia una frode (es. in Campania su 6 milioni di abitanti ci sono 500 mila pensioni di invalidità per un ammontare di 10 miliardi all’anno.Qualche sospetto che ci sia una frode di massa non c’è? Ministro Fornero qui più che piangere dovresti incazz…SVEGLIA!!!!).
  • i provvedimenti anti-evasione inseriti nella manovra del Governo sono mere chimere e sapete perchè?Ma se uno già dichiara e documenta le operazioni fiscali pensate che faccia la differenza il fatto che sia obbligato ad effettuare con operazioni elettroniche (bonifico) le operazioni sopra i 3.000 Euro piuttosto che quelle superiori ai 1.000? Il problema caro Governo Monti è quelli che non le dichiarano proprio.SVEGLIAAAAAA!!!!
  • i provvedimenti sulle liberalizzazioni del governo sono delle vere e proprie prese in giro ( liberalizzazioni dei Taxi e della vendita dei farmaci di classe C). le liberalizzazioni se non toccano i fondamentali di buona parte dell’economia clientelare (es. aziende dei trasporti, attività pubbliche dei comuni,ecc.) e delle norme che oggi vincolano lo sviluppo economico, non servono a nulla, sono solo fumo negli occhi
  • i provvedimenti per favorire lo sviluppo economico non possono essere disgiunti dalla manovra per il pareggio di bilancio, perchè la stabilità e la crescita dell’economia del paese si raggiungono solamente se viene conseguito un equilibrio tra riduzione delle spese, aumento delle entrate e crescita dell’economia.

Gli effetti della prima manovra del Governo Monti, se passerà al Parlamento nella sua forma attuale, saranno veramente disastrosi per il paese e per le vere finanze degli italiani. Oh, si, il Governo raccatterà una buona parte dei soldi che gli servono che coprire i buchi di bilancio ma l’effetto sul rallentamento dell’economia e sulla capacità di spesa degli italiani saranno drammatici.

Ma cosa doveva fare il Govermo Monti se fosse stato veramente competente? QUESTO, LEGGETE E IMPARATE.

PROVVEDIMENTI ANTI EVASIONE: comprende una serie di interventi per combattere l’evasione fiscale e aumentare le entrate fiscali del paese e comprende:

  1. Aumento del numero degli addetti che svolgeranno funzioni di controllo anti evasione di 5.000 unità per il 2012 e di 5.000 unità per il 2013, utilizzando personale che verrà dismesso da altri enti dell’amministrazione pubblica.
  2. Abolizione di qualunque forma di condono fiscale.
  3. Inserimento dei “Controlli di conformità” , ovvero di controlli che il fisco potrà effettuare in qualunque momento dell’anno per verificare la conformità tra il reddito dichiarato e i beni di lusso posseduti (immobili, auto, natanti,ecc.) e tra il bilancio presentato dalle imprese e il valore reale dei mezzi posseduti (strumenti e merci in magazzino).
  4. Nel caso in cui siano riscontrate incongruenze nei “Controlli di conformità” il fisco provvederà ad effettuare una verifica fiscale approfondita che coinvolgerà tutti i soggetti che direttamente o indirettamente, saranno coinvolti (es. intestazione di veicoli a società terze).
  5. I “Controlli di conformità” verranno effettuati selezionando i soggetti e le imprese in base agli indicatori di maggiore rischio di evasione, ovvero ai soggetti che presentano incongruenze significative tra il reddito/fatturato dichiarato e l’attività svolta.
  6. Abolizione del concordato fiscale in tutti i casi di accertamento, ovvero gli evasori dovranno pagare l’intero ammontare delle cifre evase. Saranno ammesse solamente dilazioni dei pagamenti in proporzione dell’effettiva capacità di reddito dell’evasore e solo dopo aver accertato l’impossibilità a recuperare l’evasione attraverso la confisca di beni dal patrimonio.
  7. L’evasione fiscale accertata per importi superiori a 1 milioni di Euro comporterà un incremento dell’imposta da pagare del 5% rispetto all’imposta evasa. Per evasioni superiori ai 5 milioni di Euro l’incremento dell’imposta da pagare sarà del 10%.
  8. La stessa norma di incremento del 5% del’imposta da pagare verrà applicata ai soggetti per i quali verrà contestata un’evasione recidiva da due anni. I soggetti per i quali verrà constatata un’evasione recidiva da oltre 2 anni verrà applicata una maggiorazione del 10% delle imposte da pagare.
  9. Le evasioni fiscali per importi superiori a 1 milione di reddito saranno considerate anche reati penali ai quali verrà applicato l’arresto per 6 mesi. nei casi di evasioni superiori ai 5 milioni di Euro l’arresto sarà per 12 mesi. In tutti i casi non sarà possibile applicare alcuna norma condizionale per limitare la pena. nel caso in cui vengano accertati una molteplicità di evasioni da parte dello stesso soggetto, verranno applicate le stesse sanzioni per ogni infrazione rilevata senza alcuna limitazione nel numero di anni di arresto.
  10. I soggetti evasori che si autodenunceranno entro il 30 Giugno del 2012 potranno usufruire della non applicabilità dell’addizionale di incremento del 5 o del 10% e dell’applicazione del reato penale.
  11. Il trasferimento di fondi non dichiarati all’estero costituirà un reato civile e penale e comporterà l’applicazione delle norme più rigide antievasione ovvero l’incremento dell’imposta da pagare del 10% e l’arresto per 6 mesi ( 12 mesi per importi superiori a 1 milione di Euro).
  12. Nei caso di accertamento della mancata emissione delle ricevute e degli scontrini fiscali il soggetto dovrà pagare una multa pari al 50% degli introiti settimanali.
  13. La recidividà accertata per due volte  nella mancata emissione delle ricevute e degli scontrini fiscali, porterà alla sospensione della licenza ad operare nell’attività svolta dall’evasore per un  periodo di 6 mesi.
  14. Nel caso di vendita di merci senza l’emissione di fatture o l’emissione di fatture senza la cessione di relativa merce, verranno considerate un reato grave per le quali verrà applicato un aumento dell’imposta da pagare del 10% dell’importo stimato.
  15. La recidività nella mancata emissione di fatture o nell’emissione di fatture senza la relativa cessione di merce per due volte, comporterà, oltre al pagamento delle suddette imposte,  il provvedimento di interruzione dell’attività dell’impresa per 6 mesi.
  16. Presentazione di un piano per l’accertamento e l’intervento sulle false pensioni di invalidità comprendente: l’analisi della distribuzione delle pensioni di invalidità sul territorio nazionale, la creazione di una commissione nazionale di controllo che svolgerà gli accertamenti sulle pensioni di invalidità in tutte le regione ( es. Campania) o comuni dove viene rilevata una quota d pensioni di invalidità maggiore del 20% della media nazionale. Nel caso in cui siano rilevati frodi verranno attuate misure di recupero della quota di pensioni erogata a soggetti  con effetto immediato con intervento dell’evasione fiscale sul patrimonio dei soggetti evasori e sul nucleo familiare dei soggetti evasori. Le strutture che hanno concorso a produrre la falsa documentazione delle pensioni di invalidità saranno soggette a un intervento che comprenderà il licenziamento immediato di tutti i soggetti (es. medici, ecc.) che hanno sottoscritto la falsa documentazione di invalidità e la revisione dei componenti degli organismi di controllo interessati (es. direzioni delle ASL).
  17. I comuni potranno dare un contributo per la lotta all’evasione fiscale operando attivamente per individuare soggetti che evadono il fisco e potranno usufruire del 30% dell’ammontare delle quote di evasione recuperate in base ai loro accertamenti

PROVVEDIMENTI PER UNA MAGGIORE EQUITA DEL REGIME FISCALE E UNA RIDUZIONE DELLE ALIQUOTE E NUOVE IMPOSTE:  obiettivo è quello di raggiungere una maggiore equità e una riduzione delle aliquote fiscali in modo uniforme per tutte le categorie e classi socieli. L’applicazione delle suddette norme verrà effettuto in base all’aumento del gettito delle entrate derivante dalla lotta all’evasione che consentirà di raggiungere l’obiettivo di ridurre le aliquote fiscali per l’IRPEF e favorire una maggiore quità del regime fiscale nei seguenti termini:

  • tassazione dei grandi capitali superiori ai 2 milioni di Euro  con una imposta del 1,5%
  • capitali scudati: prelievo del 2% sui capitali scudati. In più è prevista una imposta di bollo annuale (che resterà sempre, fino a eventuale abolizione) al 4 per mille per il 2011, che avrà un’eccezione (in peggio) nel 2012 con una aliquota che salirà al 10 per mille e nel 2013 con un’imposta al 13,5 per mille, tornando poi al 4 per mille nel 2014. Si tratta di un «prelievo sull’anonimato» per i contribuenti che hanno aderito agli «scudi»
  • prelievo su pensioni d’oro – Contributo di solidarietà sulle «pensioni d’oro» del 5%. Il contributo sarà applicato per l’importo eccedente i 200 mila euro.
  • Imu (Ici): sconto famiglie Calcolo dell’ IMU senza una revisione del valore catastale degli immobili per tutti gli immobili destinati ad uso abitativo. Sconto sull’Imu per le famiglie con figli. Si parte dalla detrazione, che rimane, di 200 euro per tutti, che «è maggiorata di euro 50 per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. L’importo complessivo della maggiorazione, al netto della detrazione di base, non può superare un massimo di 400 euro». In sostanza, lo sconto massimo che il Fisco concede sull’abitazione principale sarà pari a 600 euro: 200 euro della detrazione di base e 400 per il numero dei figli a carico.
  • imposta su case all’estero – Tassa dello 0,76% per gli immobili detenuti all’estero «a qualsiasi uso destinati, delle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato». L’imposta «è dovuta proporzionalmente alla quota di possesso e ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il possesso». La tassa dello 0,76% sul valore degli immobili «è costituito dal costo risultante dall’atto di acquisto o dai contratti e, in mancanza, secondo il valore di mercato rilevabile nel luogo in cui è computato l’immobile.
  • imposta su attività finanziarie all’estero – E’ istituita un’imposta sulle attività finanziarie detenute all’estero da persone fisiche residenti in Italia. L’imposta è dello 0,1 per cento annuo del valore delle attività finanziarie per il biennio 2011-2012 e dello 0,15% a partire dal 2013. Dall’imposta si deduce, fino a concorrenza del suo ammontare, un credito d’imposta pari all’ammontare dell’eventuale imposta patrimoniale versato nello Stato in cui sono detenuti i prodotti e gli strumenti finanziari.
  • riduzione delle aliquote IRPEF del 3% per i redditi bassi, del 2% per i redditi medi, dell’1% dei redditi alti fino a 200.000 Euro. La riduzione verrà applicata in base alla quota di recupero fiscale dell’evasione a partire dal 2012.
  • maggiore equità per la tassazione dei lavoratori autonomi che oggi sono soggetti alla tassazione diretta e all’anticipo delle tasse per l’anno successivo, stabilendo un tetto massimo di imposte complessive applicabili del 65%. Nel caso in cui la somma di tutte le imposte da pagare superino tale limite, verrà ridotta la quota di anticipazione delle tasse per l’anno successivo.
  • revisione e equiparazione del contributo INPS per lavoratori autonomi: considerando che per tutti questi lavoratori è già applicato il regime contributivo, viene concessa la possibilità di scegliere tra tre aliquote previdenziali: 15%, 20% e 24%

PROVVEDIMENTI DI REVISIONE DEL SISTEMA PENSIONISTICO: comprende una serie di interventi per il progressivo allineamento del sistema pensionistico a quelli in vigore in Europa e comprende:

  1. Innalzamento progressivo e concordato con le parti sociali dell’età di pensionamento di anzianità secondo gli standard Europei
  2. Pensioni rivalutate integralmente fino a 1400 euro , per il 70% fino a 3000 Euro e per il 50% oltre i 3000 Euro per i soli anni 2012 e 2013.

PROVVEDIMENTI DI CONTROLLO PER IL GOVERNO DELL’ECONOMIA: comprende una serie di interventi per il controllo dei prezzi di beni di interesse comune e per il controllo delle operazioni finanziarie e comprendono quanto segue:

  1. Il Governo costituirà Il “Comitato  di controllo dei prezzi dei beni di interesse comune” per i quali è necessario garantire una coerenza tra il prezzo applicato e gli effettivi costi di produzione e di distribuzione.
  2. L’elenco dei beni soggetti al “Comitato di controllo dei prezzi” verrà stabilito dal Governo con un decreto legislativo  dopo aver sentito i pareri delle Associazioni dei Consumatori che hanno un potere propositivo in merito.
  3. I beni che saranno soggetti al Comitato di Controllo dei prezzi sono : prezzo della benzina, del gasolio e del gas per autotrazione, prezzo delle assicurazioni auto, prezzo del pane, prezzo del riso.
  4. Il “Comitato di controllo dei prezzi” avrà il compito di verificare che l’aumento o la diminuzione dei prezzi siano coerenti con gli effettivi costi delle materie prime e dei costi di distribuzione.
  5. Nel caso in cui fosse accertato un incremento speculativo ingiustificato dei beni sottoposti al Comitato di controllo dei prezzi, il Comitato ha il potere di imporre una riduzione dei prezzi in linea a quanto accertato dal comitato.
  6. Le società che non rispetteranno i decreti di riduzione dei prezzi verranno sanzionate con multe proporzionate al differenziale tra il prezzo applicato e il prezzo dichiarato dalla Commissione con una maggiorazione del 20% dell’importo del maggiore incremento.

PROVVEDIMENTI PER LA RIDUZIONE DEI COSTI DELLA P.A. E SEMPLIFICAZIONE DELLE NORME AMMINISTRATIVE: i provvedimenti proposti sono nell’indirizzo di ridurre i costi della Pubblica Amministrazione e i costi che che i cittadini devono sostenere per usufruire dei servizi sociali e hanno anche l’obiettivo di semplificare le norme amministrative generali e comprendono quanto segue:

  • riduzioni dei costi del Governo e in particolare riduzione dei compensi a senatori e ai parlamentari equiparandoli a quelli della media Europea. la riduzione dei costi riguarderà sia gli stipendi che i benefit e le pensioni erogate e verranno applicate a tutti i parlamentari in corso e a quelli di futura nomina
  • riduzione del numero delle auto blu equiparandole come numero a quelle della media Europea
  • riduzione dei costi dei servizi sanitari attraverso un’analisi comparata dei costi e servizi erogati in tutte le Regioni e di quelli erogati in Europa con l’obiettivo di definire nuovi standard di qualità e di efficienza dei servizi erogati. Le strutture sanitarie per le quali verrà rilevata un’operatività e dei costi superiore del 20% della media degli standard definiti, saranno soggette a una revisione e a una riorganizzazione finalizzata ad allinearle alla media dei servizi stabiliti
  • tetto stipendi manager pubblici : di 300mila euro lordi all’anno.
  • smaterializzazione della documentazione cartacea utilizzata in tutte le strutture e nei servizi della Pubblica Amministrazione: tutte le comunicazioni tra i cittadini e le strutture della pubblica amministrazione (Comuni, ASL, ecc.) e ogni certificato e documento prodotto ( comunicazioni, certificati, esiti esami medici,ecc.) dovranno essere effettuate in modalità elettronica con utilizzo della posta elettronica e della PEC per l’invio e il ricevimento da parte dei cittadini.
  • aumento del costo del ticket o de costo dei servizi richiesti per i soggetti che non saranno in grado di comunicare con le strutture della P.A. in modalità elettronica
  • riduzione dei costi della Giustizia attraverso la smaterializzazione e la digitalizzazione di tutta la documentazione cartacea prodotta in tutte le azioni della giustizia (atti processuali, dichiarazioni,ecc.). Tutte le comunicazioni tra i diversi soggetti che operano nella Giustizia dovranno essere solamente in forma elettronica tramite la PEC
  • semplificazione delle norme per l’apertura e la registrazione di nuove imprese e riduzione dei costi di apertura delle nuove iniziative.

PROVVEDIMENTO SEMPLIFICAZIONE NORME  DI LEGGE: applicazione del modello dei Codici unificati sul modello anglosassone nella definizione delle nuove normative di legge, ovvero tutta la nuova normativa dovrà :

  • avere una struttura omnicomprensiva di tutte le norme regolamentari e attuative che riguardano la tematica oggetto della legge. secondo il modello dei Codici già in parte attuato con la normativa della privacy e sulle assicurazioni
  • comprendere l’applicazione della regola dell’aggiornamento delle versioni in tutti i casi di successivi aggiornamenti dei Codici emanati garantendo quindi la unicità e completezza della normativa
  • considerare ogni provvedimento o norma legislativa che modifichi il Codice emanato come una norma che dovrà essere inserita nel codice variando e aggiornando il testo esistente e aggiungendo, al termine del testo della normativa, il riferimento delle variazioni inserite con la data e il numero della versione

PROVVEDIMENTI PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA, PER L’ARMONIZZAZIONE  E LO SVILUPPO DEL PAESE : comprende una serie di interventi per favorire le liberalizzazioni, per la dismissione dei patrimoni e per lo sviluppo dell’economia e del paese nel rispetto dei criteri di armonizzazione e di sviluppo sostenibile. Nella definizione dei piani per il rilancio e lo sviluppo dell’economia è fondamentale considerare che la paventata “recessione dell’economia” non è un fattore globale, ma la recessione ci sarà per tutte le imprese che non si rendono conto di come è cambiata l’economia e di cosa occorre fare per innovare la propria impresa e riconvertire le attività industriali nei settori emergenti. L’economia dell’Europa non è in recessione, il problema è che i Governi non hanno il coraggio di dire alle imprese che il mondo è cambiato e che se loro non cambiano sono destinate a fallire. Questa è la vera sfida. I componenti di questi provvedimenti sono:

  • Definizione dei settori di riferimento nei quali verrà favorito e incentivato lo sviluppo del paese che comprendono: il settore del turismo, l’industria della conversione e del riciclaggio dei rifiuti, l’industria delle forme energetiche alternative a basso impatto ambientale, l’agricoltura, lo sviluppo di sistemi di comunicazione avantati, la ricerca & sviluppo in tutti i settori chiave del commercio e dell’industria. Per questi settori verranno predisposti piani di finanziamento e di sviluppo speciali per favorire la nascita di nuove attività e la crescita di occupazione con l’obiettivo dell’incremento dell’occupazione, dello sviluppo del’industria e di qualificare il nostro paese nel contesto internazionale nei settori leader di mercato. Si sottolinea in particolare l’obiettivo di una crescita del 100% del settore del turismo, un significativo investimento nella ricerca e sviluppo di nuove forme di recupero e riciclaggio dei rifiuti in questo settore che è un elemento strategico non solo per l’economia italiana, ma anche per qualificare l’Italia come un produttore di riferimento per i paesi in via di sviluppo (Cina, India,ecc.).
  • Definizione di nuove responsabilità per le Regioni e i Comuni per lo sviluppo e l’armonizzazione del paese: i Comuni e le Regioni avranno la responsabilità di predisporre e di presentare agli organismi competenti (allo Stato per le Regioni e alle regioni per i Comuni) i piani per la conservazione, la difesa e la valorizzazione dell’ambiente e le mappe del patrimonio delle risorse economiche, sociali, culturali e artistiche e delle strutture del territorio.
  • La realizzazione dei Piani di armonizzazione e di Sviluppo da parte dei Comuni e delle Regioni è finalizzata a favorire e promuovere l’investimento di soggetti pubblici e privati nella valorizzazione e nella conservazione del patrimonio e allo sviluppo di infrastrutture. Tutti i soggetti che investiranno nello sviluppo, conservazione e armonizzazione del patrimonio locale e nello sviluppo di infrastrutture potranno beneficiare di sgravi fiscali in proporzione al valore stimato delle risorse valorizzate e dei benefici per il territorio.
  • Revisione delle norme delle gare d’appalto nei settore pubblico per semplificare gli iter e uniformarle agli standard Europei e eliminare quelle difformità, complicazioni procedurali  e anomalie contrattuali che limitano lo sviluppo di gare d’appalto a costi di mercato accettabili e con standard di realizzazione allineati a quelli Europei.
  • Parificazione dei soggetti privati e delle imprese nella partecipazione alle gare d’appalto: l’obiettivo è quello di consentire a tutti i soggetti, società, cooperative, organizzazioni di soggetti, di poter partecipare con gli stessi diritti alle gare d’appalto eliminando i vincoli di bilancio che limitano attualmente la partecipazione alle gare. Nel caso di partecipazioni di soggetti con struttura differente da quella delle imprese (cooperative , organizzazione di persone,ecc.) potranno essere le banche a fornire le garanzie finanziarie per la realizzazione dei progetti approvati dagli enti pubblici di riferimento.
  • Costituzione degli “Innovation Hub” a livello regionale, ovvero di consorzi costituiti da diverse organizzazioni ( componenti della Confindustria, delle organizzazioni settoriali – Confcommercio, Confartigianato, ecc.-, da componenti dei Consigli Regionali, da componenti delle organizzazioni di ricerca del territorio che svolgono attività di ricerca – es. Università) che hanno l’obiettivo di operare come punto di riferimento per le PMI e le strutture produttive che hanno necessità di innovare ma che non hanno punti di riferimento su a chi rivolgersi e di cosa fare per innovare. Gli “Innovation Hub” potranno essere finanziati da soggetti pubblici e privati ( es. banche, assicurazioni, imprese, comuni,ecc.) e avranno l’obiettivo supportare le imprese e le strutture che a loro si rivolgono nell’individuare le soluzioni e i supporti necessari per innovare la propria organizzazione e recuperare efficienza e produttività.
  • Dismissione del patrimonio pubblico non strategico : verrà stabilito un piano di dismissione del patrimonio pubblico con l’obiettivo di ottenere una maggiore entrata di 2 miliardi di Euro per i prossimi 3 anni.

Come si può ben constatare dal Piano di Governo che abbiamo esposto, la realizzazione degli obiettivi di parità di bilancio non possono essere disgiunti dallo sviluppo , dalla crescita del paese e soprattutto da adeguate misure di controllo, di governo e di equità sull’intera economia. E’ solo in questo modo che si può ridare stabilità all’economia e  nello stesso tempo favorire la crescita ma in un regime di ritrovata equità fiscale e sociale, che trova il suo perno in un nuovo sistema di controllo e governo dell’economia.

Qualunque azione che non comprendesse tutti questi criteri avrebbe solo un effetto palliativo e negativo sull’economia, senza dare alcuna prospettiva alla crescita del paese e a una maggiore equità fiscale.

In conclusione, quello che è  disdicevole del Governo Monti è che aveva una grande opportunità, quella di presentare una manovra come quella che abbiamo presentato e mettere tutti i partiti di fronte alla scelta se scegliere per il paese e per i 56 milioni di italiani che ogni giorno lo sostengono da tutti i punti di  vista o se continuare a difendere quei delinquenti di evasori e di millantatori e non fare nulla per migliorare l’equità e la crescita del paese. Sarebbe stato proprio interessante vedere quali partiti avrebbe avuto il coraggio di voltare la faccia, perchè cosi avremo scoperto chi opera veramente per l’Italia e chi la vuole affossare.

By Giovanni Roi

Governo Monti, per risanare e rilanciare l’economia servono scelte coraggiose. Devi scegliere per il Paese e mollare le caste

Il Governo Monti si prepara nei prossimi gionri a comunicare al paese quali sono le misure che intende adottare per raggiungere il pareggio di bilancio e per rilanciare lo sviluppo del paese. Tutto il paese intero, a partire dai partiti politici, dalle parti sociali e dall’intera popolazione italiana spera di intravvedere nella manovra che verrà presentata dal Governo un cambio di rotta radicale rispetto alle disastrose scelte dei governi precedenti.

La scelta che dovrà fare Monti è una scelta importante, anzi radicale, perchè dovrà dimostrare se ha il coraggio di mollare la difesa degli interessi di quei 3 milioni di italiani ricchi e spudorati evasori del fisco o se vuole scegliere per i restanti 53 milioni di italiani che ogni giorno faticano e lavorano per sostenere il paese. Quando lo stesso Luigi Giampaolini – presidente della Corte dei Conti – durante un’audizione in commissione finanze al Senato il 18 Novembre 2011 dichiara che l’evasione fiscale in Italia è al 18% del Pil, mi pare che non ci siano altri argomenti per una scelta del governo che deve andare, soprattutto in una direzione.

Troppe notizie sono trapelate in queste settimane su contenuti della manovra che, se saranno confermati, dichiareranno che Monti non riesce a fare di più di quello che avrebbe fatto un perfetto contabile , che non ha il coraggio di cambiare la rotta del paese.

Parlare di rigore, equità e crescita non vuole dire nulla se si continua a riaffermare che la manovra sulle pensioni sarà uno dei punti fondamentali. Caro Monti, è corretto che le pensioni in Italia si adeguino, con una seria e attenta pianificazione, ai modelli pensionistici europei, ma non è questa la riforma strutturale che cambia il paese. Come non lo è neppure la reintroduzione dell’ICI, anche se può essere ammessa per aiutare ancora una volta, da parte dei cittadini, il paese.

La vera riforma strutturale che spero vivamente sia alla base della manovra del Governo deve essere quella di

  • fare pagare le tasse a quei delinquenti che ogni giorno sottraggono valore al paese e mandano in miseria la povera gente e l’economia e inserire dei controlli che impediscano definitivamenta al paese di essere un paese del ben godi dei truffatori e evasori

tutto il resto, tutti gli altri provvedimenti per le liberalizzazioni, per le semplificazioni, per la riduzione dei costi della pubblica amministrazione e quantl’altro, non sono altro che elementi di dettaglio che consentono di creare le condizioni per favorire lo sviluppo. A proposito se non sai come fare una manovra per combattere l’evasione (e spero che non sia cosi) , copia il modello della finanza americana e ti risolvi il problema di studiare modelli sbagliati.

Ma se non ci sono soldi, se non c’è equità, dove diavolo si prendono le risorse per lo sviluppo? Dagli stessi che i soldi li danno ogni giorno?

Il pareggio di bilancio e lo sviluppo del paese dipendono da una manovra seria che dimostri a tutti gli italiani la volontà del nuovo Governo di cambiare il paese. E ti consiglio, caro Primo Ministro Monti, di non avere paura a proporre monovre coraggiose, anche perchè vorrei proprio vedere con quale faccia tutti i partiti politici potrebbero opporsi a manovre che ristabiliscono l’equilibrio nel paese.

Il paese delle “caste” deve finire, subito! Questo vuole dire avere il coraggio di governare il paese.

I momenti difficili hanno bisogno di persone serie, di persone che dimostrin o di essere veri leader, il resto è aria fritta che non aiuta per nulla il paese.

Spero vivamente che le prossime settimane siano il momento in cui scoprire se  Monti è un vero leader che cambia veramente la rotta del paese, perchè altrimenti sarebbe una brutta sorpresa per tutti gli italiani.

By Giovanni Roi